Domande frequenti sul fotovoltaico

Cosa si intende per potenza nominale dell’impianto fotovoltaico?

La potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) dell’impianto fotovoltaico è la potenza elettrica che l’impianto è in grado di erogare (al netto delle perdite di trasformazione dovute all’inverter ed alle perdite sui cablaggi) quando i moduli fotovoltaici si trovano a lavorare in ben precise condizioni ambientali: irraggiamento di 1000 W/mq e temperatura della cella di 25°C. Queste condizioni sono riprodotte artificialmente al momento del test finale effettuato a fine costruzione su ogni modulo fotovoltaico, per attribuirgli una potenza nominale sulla base della quale verrà calcolato, ad esempio, il prezzo dello stesso. Tali condizioni sono ideali e si presentano molto raramente durante il normale funzionamento dell’impianto fotovoltaico. Questa è la ragione per cui se viene installato un impianto fotovoltaico da 3 kWp, difficilmente l’impianto produrrà esattamente 3 kWp. Molto più facilmente, anche durante la bella stagione, a causa della temperatura elevata o del cielo non perfettamente limpido si avrà una produzione al massimo tra i 2 e i 2,5 kW. Un comportamento perfettamente normale che rientra el regolare funzionamento dell’impianto.

Che cosa è il servizio di Scambio sul posto (SSP)?

Lo Scambio sul posto (SSP) è un servizio del GSE che consente di immettere in Rete il surplus di energia elettrica (prodotta ma non immediatamente autoconsumata), per poi prelevarla in un momento successivo per soddisfare i propri consumi. L’energia immessa in Rete viene acquistata dal GSE in base al prezzo medio di mercato dell’energia elettrica, mentre l’energia prelevata viene fatturata dal proprio Gestore di Rete (Enel, Sorgenia o altri) sulla consueta bolletta. Nella realtà quindi non avviene un vero e proprio scambio di energia tra quello che si produce e quello che si consuma, ma si ha un’immissione in Rete sulla base della quale si riceve il rimborso. Per i propri prelievi di energia si continuano a pagare i consumi in bolletta in ogni caso ridotti grazie all’energia prodotta dall’impianto, autoconsumata sul momento.

Cosa si intende per “piccolo” e “grande” impianto?

Per piccoli impianti fotovoltaici si intendono: - tutti quegli impianti realizzati su edifici con potenza inferiore o uguale a 1 Megawatt (1.000 kWp); - tutti gli impianti fotovoltaici con potenza fino a 200 kWp operanti in regime di scambio sul posto; - tutti gli altri impianti solari, di qualsiasi potenza e dimensionamento, realizzati su edifici od aree delle Pubbliche Amministrazioni. Per grandi impianti solari fotovoltaici si intendono tutte le altre tipologie di impianti non contemplate tra i piccoli impianti. Un esempio? Grande impianto può essere considerato un impianto a terra da 500 kWp, oppure una pensilina da 10 kWp collegata alla rete per le immissioni (e quindi la vendita) di energia, ma senza alcun dispositivo di consumo, cioè non operante in regime di scambio sul posto.

Ho un fabbisogno di 4000 kWh all’anno, posso installare un impianto più grande?

Sì è possibile. La quota di incentivi data come Conto Energia viene erogata bimestralmente dal GSE in base a tutta l’energia prodotta dall’impianto, a prescindere da come viene utilizzata (autoconsumo o immissione in rete). Il contributo dovuto allo Scambio sul posto (SSP), erogato a titolo di rimborso per l’energia immessa, verrà liquidato automaticamente dal GSE sul conto corrente del proprietario dell’impianto sotto forma di acconti trimestrali. A fine anno verrà effettuato un conguaglio tra quanto ricevuto a titolo di acconto e quanto realmente spettante. Quest’ultimo importo è pari al valore monetario dell’energia scambiata. Nel caso in cui il valore dell’energia immessa sia maggiore del valore dell’energia prelevata, la differenza verrà liquidata solo dietro esplicita richiesta e in tal caso concorrerà a formare reddito ed andrà quindi inserita nella dichiarazione dei redditi. Se non richiesta, verrà considerata come credito utilizzabile per l’anno successivo e non costiturà reddito addizionale.

Vivo in un condominio, come posso installare un impianto fotovoltaico?

E’ necessario avere il nulla-osta da parte dell’assemblea condominiale per avere l’autorizzazione all’accesso e all’utilizzo del tetto per almeno 20 anni. E’ da considerare una superficie minima di 20-25 mq per un impianto ordinario da 3 kWp.

E’ possibile scollegarsi dalla rete pubblica?

Tecnicamente sì, ma non è conveniente. Richiede infatti l’installazione di batterie e di altre componenti che aumentano i costi dell’installazione e di manutenzione.

Un impianto fotovoltaico mi tutela in caso di blackout?

No, la normativa prevede che gli impianti fotovoltaici collegati alla rete pubblica debbano sganciarsi in caso di blackout, questo anche al fine di tutelare i tecnici della società elettrica che stanno operando per riparare il guasto.